Si avvicina la prima scadenza dell’Imu 2022, quella fissata per il 16 giugno 2022.

A pagare questa rata sono i proprietari di prima casa di lusso e di seconda casa, con qualche novità, quella riguardante i coniugi che vivono in due abitazioni diverse.

Vediamo nello specifico cosa cambia e chi è tenuto a pagare l’IMU.

Quando si paga l’IMU nel 2022

Ma quando si paga l’Imu 2022?

L’Imu 2022 sarà corrisposta in due rate:

  • Prima rata o acconto con scadenza il 16 giugno 2022;
  • Seconda rata, o saldo, con scadenza il 16 dicembre 2022.

Sarà facoltà dei contribuenti versare l’Imu 2022 in un’unica rata il 16 giugno.

Chi paga l’IMU nel 2022?

A pagare l’Imu nel 2022 saranno i proprietari di prima casa di lusso (ovvero quella classificata nelle categorie catastali A/1, A/9 e A/, case signorili, ville e castelli), e di seconde case e immobili diversi dall’abitazione principale (come capannoni, negozi, alberghi, uffici, aree edificabili e terreni agricoli).

Non paga l’Imu il proprietario di un immobile adibito ad abitazione principale e rientrante nelle seguenti categorie catastali:

  • A/2 abitazioni di tipo civile;
  • A/3 abitazione di tipo economico;
  • A/4 abitazioni di tipo popolare;
  • A/5 abitazioni di tipo utrapopolare;
  • A/6 abitazioni di tipo rurale;
  • A/7 abitazioni in villini.

Esenti dal pagamento Imu anche i terreni agricoli posseduti e condotti dai coltivatori diretti e dagli imprenditori agricoli professionali, iscritti alla previdenza agricola.

Cosa cambia per l’IMU 2022?

Sono diverse le novità per l’anno 2022. Vediamole nello specifico

Pensionati residenti all’estero

Per i pensionati residenti all’estero la riduzione scende al 37.5% rispetto al 50% del 2021.

Coniugi con residenza diversa

Nel caso in cui due coniugi abbiano stabilito la dimora abituale e la residenza anagrafica in immobili diversi situati nello stesso territorio comunale o in territorio diverso, le agevolazioni per l’abitazione principale si applicano solo per uno degli immobili.

Bonus Imu 2022

La legge di bilancio 2022 ha anche introdotto un Bonus, ovvero un contributo per il pagamento dell’imposta sulla casa.

Il beneficio spetta ai soggetti che trasferiscono la propria attività in un comune con una popolazione fino a 500 abitanti delle aree interne, che sono a rischio spopolamento.